Perché l'Intelligenza Artificiale sta cambiando il lavoro?
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Perché l’Intelligenza Artificiale sta cambiando il lavoro?

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L’Intelligenza Artificiale non è solo tecnologia: è motore di produttività, trasformazione occupazionale e crescita delle competenze

Secondo PwC, dal 2022 la produttività nei settori più esposti all’Intelligenza Artificiale – come servizi finanziari e software – è cresciuta dal +7 % al +27 % (periodo 2018‑2024), prima di quadruplicare circa il valore generato per dipendente.

Questo boom non è avvenuto a caso: le aziende che investono in AI, come conferma il report firmato McKinsey The State of AI del marzo 2025, stanno iniziando a strutturare processi per trasformare l’entusiasmo in valore misurabile .

Quali lavori cambiano e quali emergono

Il World Economic Forum prevede che, entro il 2030, l’AI cancellerà 92 milioni di posti di lavoro, ma ne genererà 170 milioni, con un saldo netto positivo di +78 milioni. Una rivoluzione fondata non sulla sostituzione totale, ma sulla trasformazione dei compiti: attività ripetitive e amministrative lasceranno spazio a ruoli di supervisione, interpretazione e progettazione.

Nuove competenze, nuovi profili

L’AI porta con sé una crescente domanda di competenze cognitive e sociali: i mancati specialisti dell’IA rischiano l’obsolescenza, mentre chi padroneggia pensiero critico, etica e abilità digitali sarà ricercato.

Il 77 % delle imprese intende formare i dipendenti sulle competenze AI, e il 60 % prevede assunzioni mirate in tal senso.

Sicurezza e benessere sul lavoro

Il rapporto 2025 dell’ILO evidenzia che robotica e AI migliorano la sicurezza eliminando compiti rischiosi, ma introdurranno anche nuovi pericoli (malfunzionamenti, rischio stress digitale, burnout). Serve quindi un mix di investimento tecnologico e politiche per garantire un’evoluzione equa e sicura dei luoghi di lavoro.

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Spesso si teme che l’introduzione di nuove tecnologie distrugga posti, ma l’evoluzione storica (dai telai meccanici al web) insegna che l’automazione crea nuovi lavori, anche se richiede grande riqualificazione. Le trasformazioni del lavoro fanno emergere nuovi mestieri e cambiamenti radicali nelle modalità operative.

Una svolta responsabile

L’Intelligenza Artificiale non rappresenta un destino già scritto, ma una svolta che richiede equilibrio: competenze digitali, etiche e sociali, politiche attive, sinergia pubblico‑privato e formazione continua. L’AI è qui, e cambierà il lavoro – ma soprattutto cambierà chi saprà coglierne le opportunità.

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