Borghi sostenibili: alla scoperta delle gemme verdi dell’Italia e d’Europa che coniugano bellezza, tradizione e rispetto per l’ambiente
In una società che cerca con urgenza soluzioni più sostenibili, anche il turismo sta vivendo una profonda trasformazione. Sempre più viaggiatori scelgono di esplorare destinazioni che coniughino autenticità e rispetto per l’ambiente. I borghi sostenibili sono diventati la risposta perfetta a questo desiderio: piccoli centri abitati che puntano su energie rinnovabili, mobilità dolce, agricoltura biologica e tutela del patrimonio culturale e naturale.
Nel 2025, questi luoghi non rappresentano solo mete turistiche, ma veri e propri modelli di rinascita locale. Sono territori in cui le comunità hanno deciso di puntare sulla qualità della vita, sulla resilienza ecologica e sul valore del tempo lento, sfidando il consumo sfrenato e la desertificazione sociale che ha colpito molte aree rurali.
Uno degli esempi più emblematici in Italia è il borgo di Camigliatello Silano, in Calabria. Situato nel cuore del Parco Nazionale della Sila, questo piccolo centro ha investito negli ultimi anni in strutture ricettive ecologiche, percorsi ciclabili e filiere corte per la ristorazione. Qui è possibile immergersi nella natura più autentica, degustare piatti locali a km zero e partecipare a laboratori di autoproduzione e permacultura.
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Spostandosi verso nord, anche Ostana, in Piemonte, è diventato simbolo di rigenerazione sostenibile. Dopo aver rischiato l’abbandono totale, oggi il borgo ospita una comunità vivace che ha scelto di ripopolare le montagne con progetti culturali, architettura in bioedilizia e attività outdoor nel pieno rispetto dell’ambiente. Ostana è uno dei Comuni virtuosi italiani premiati da Legambiente per l’innovazione in ambito ambientale e sociale.
Anche al di fuori dei confini italiani il concetto di borgo sostenibile prende sempre più piede. In Spagna, nel cuore dell’Andalusia, si trova Genalguacil, un villaggio che ha unito arte e sostenibilità. Ogni due anni, artisti da tutto il mondo si stabiliscono temporaneamente nel borgo per creare opere permanenti a cielo aperto, in dialogo con l’ambiente e le tradizioni locali. Il paese ha scelto di ridurre l’inquinamento luminoso e sviluppare politiche energetiche pulite, diventando un esempio di turismo creativo e responsabile.
Il trend della sostenibilità nel turismo
Nel 2025 l’attenzione alla sostenibilità sarà sempre più cruciale anche nel settore turistico. Secondo un rapporto del World Tourism Organization (UNWTO), oltre il 70% dei viaggiatori internazionali dichiara di voler scegliere destinazioni eco-friendly e di supportare comunità locali. Questa tendenza trova terreno fertile proprio nei borghi, luoghi in cui l’equilibrio tra uomo e natura è ancora visibile e tangibile, e dove ogni gesto quotidiano racconta una scelta etica.
Visitare un borgo sostenibile significa anche contribuire a una nuova economia della bellezza, in cui ogni euro speso diventa un investimento in biodiversità, cultura e relazioni umane. Non si tratta solo di fare una vacanza diversa, ma di partecipare a un cambiamento culturale necessario.
I borghi sostenibili sono, oggi più che mai, una bussola per orientarsi in un futuro desiderabile. Scoprirli nel 2025 può significare molto di più che fare turismo: è un modo per lasciarsi ispirare da comunità che hanno saputo reinventarsi, resistendo allo spopolamento e all’omologazione.

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