Fatto a mano. Diario di un falegname filosofo è uno specchio, una guida, una carezza. Un libro che offre domande. Come i mobili dal design intramontabile, resta impresso nella mente e nel cuore di chi lo legge
In un mondo che corre troppo in fretta, in cui la digitalizzazione ha sostituito il legno, il ferro e la pazienza, il libro “Fatto a mano. Diario di un falegname filosofo” (ed. Rizzoli) di Peter Korn si presenta come un piccolo inno alla lentezza, alla bellezza della materia, e alla riscoperta del significato più profondo del lavoro manuale.
Un diario che diventa meditazione
Il lettore non deve aspettarsi un manuale di falegnameria. Fatto a mano è un’autobiografia narrativa, filosofica, esistenziale. Peter Korn, ex carpentiere, oggi insegnante e fondatore della Center for Furniture Craftsmanship nel Maine, racconta il proprio percorso attraverso legno, chiodi e pensieri. Ma ciò che ci consegna non è solo una storia personale: è una riflessione acuta sul senso del lavoro, sull’identità che costruiamo attraverso ciò che facciamo, sulla dignità del creare con le mani.
Korn non idealizza il lavoro manuale. Al contrario, ne descrive le fatiche, le frustrazioni, i limiti. Ma proprio nell’imperfezione, nella costanza del gesto ripetuto, nella pazienza che richiede, il fare artigianale diventa un cammino spirituale. “Costruire qualcosa con le mani è un atto di presenza”, scrive, rricordando quanto l’agire consapevole ci riporti nel qui e ora, lontano dall’alienazione.
L’artigianato come filosofia di vita
Il libro scorre come una meditazione, ma anche come un viaggio. Da giovane hippy ribelle a imprenditore e formatore, Korn attraversa decenni di esperienze e trasformazioni, sempre con un chiodo fisso: fare le cose per bene, con amore, con senso. La falegnameria diventa il pretesto per parlare di creatività, del rapporto tra maestro e allievo, della ricerca della propria strada.
Sei a corto di idee sul prossimo libro da acquistare o prendere in prestito? Ti invitiamo a leggere le nostre recensioni
Interessante è anche il modo in cui Korn mette in discussione l’idea dominante di “successo”. In un’epoca in cui si è valutati in base al profitto, al prestigio e ai follower, Korn ci offre un’altra prospettiva: quella di una vita vissuta in modo autentico, anche se controcorrente.
Perché leggere Fatto a mano oggi
Fatto a mano parla a tutti: a chi lavora con le mani, a chi lavora con la testa, a chi cerca un modo per ricongiungersi con sé stesso attraverso un’attività concreta. È un testo che può ispirare artisti, artigiani, terapeuti, educatori, ma anche chi si sente perso nel vortice delle aspettative sociali.
In un momento storico in cui il burnout è la nuova pandemia silenziosa, Korn ci invita a guardare dentro, a rallentare, a tornare al gesto semplice. Non per nostalgia del passato, ma per ricostruire un futuro più umano.

Il Magazine di Informazione senza filtri né padroni. Un progetto corale che arricchisce in chiave propositiva, offrendo spunti per salvaguardare il Pianeta.