Un’esplorazione di ciò che implica tornare in armonia con la vita e con noi stessi
Nell’epoca dell’iperconnessione, della tecnologia invasiva e dei ritmi accelerati, l’idea di “vivere secondo natura” è diventata un richiamo romantico e idealizzato. Ma cosa significa davvero? Non si tratta soltanto di coltivare l’orto, camminare a piedi nudi sull’erba o abbandonare la città per rifugiarsi nei boschi. Vivere secondo natura è un concetto molto più profondo, che tocca l’anima, la mente e il corpo.
Significa risintonizzarsi con i ritmi della vita vera: quelli del cuore, della terra, del respiro. È un richiamo all’essenzialità, ma anche alla verità. Alla coerenza con ciò che siamo profondamente, senza più inseguire ideali imposti o aspettative esterne.
Cosa leggerai nell'articolo:
Uscire dalla performance, entrare nell’ascolto
Vivere secondo natura significa prima di tutto uscire dalla logica della performance. Non siamo fatti per essere produttivi 24 ore su 24. Non siamo nati per adattarci a un sistema che ci spinge a ignorare i nostri cicli, la nostra stanchezza, il bisogno di rallentare.
Significa invece ascoltare il corpo quando chiede riposo, nutrimento, contatto. Significa riconoscere i nostri cicli interiori — anche emotivi — come parte del nostro essere naturali. Non si vive “secondo natura” se si reprime la rabbia, se si nega la tristezza, se si finge sempre felicità.
Il ritorno alla verità del sentire
La natura non mente. Ogni albero, ogni animale, ogni fiume esprime ciò che è, senza filtro. Anche noi, in fondo, siamo così. Solo che ci hanno insegnato a nasconderci, a temere la vulnerabilità, a costruire personaggi per piacere o sopravvivere.
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Vivere secondo natura è smettere di fingere. È avere il coraggio di dire no quando serve, di scegliere relazioni che nutrono invece di logorare, di prendersi cura di sé come parte integrante del prendersi cura del mondo.
Essere parte, non padroni
Troppe volte abbiamo frainteso il nostro posto nella rete della vita. Ci siamo posti come padroni della natura, invece che parte integrante di essa. Vivere secondo natura significa tornare a sentirci in relazione con il creato, non in dominio: con gli animali, con le piante, con il clima, con i suoni del mondo.
È smettere di pensare in termini di profitto e cominciare a pensare in termini di equilibrio. È riconoscere che ogni scelta — anche la più piccola — ha un impatto. Che tipo di cibo scegliamo, come ci spostiamo, quanta plastica usiamo, come trattiamo gli altri.
La natura non è solo fuori di noi
Uno degli errori più comuni è credere che vivere secondo natura significhi semplicemente cambiare ambiente. Ma si può abitare in montagna e continuare a vivere in modo innaturale. Come si può abitare in città e imparare a vivere con naturalezza interiore.
Il punto non è dove siamo, ma come siamo. La vera natura è prima di tutto dentro di noi. È nel modo in cui ascoltiamo i nostri bisogni. Nel rispetto che abbiamo per noi stessi e per gli altri. Nella qualità del silenzio che ci concediamo.
Vivere secondo natura: un atto saggio e rispettoso
In un contesto sociale che ci vuole adattabili, performanti e consumatori, scegliere la natura — dentro e fuori di sé — è un atto denso di significato.
È dire: io non mi adeguo a ciò che disumanizza.
È scegliere la lentezza, la verità, la semplicità.
È riconoscere che la felicità non si compra, ma si coltiva.
Vivere secondo natura non è fuggire, ma tornare. Tornare a casa, in un luogo che abbiamo sempre avuto dentro e che aspetta solo di essere riscoperto.

Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.