Differenze tra individualismo ed egoismo
Benessere - Psicologia

Individualismo ed egoismo: perché non sono la stessa cosa

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Scegliere sé stessi non significa necessariamente calpestare gli altri. Una riflessione su due atteggiamenti che sembrano simili, ma che rivelano nature profondamente differenti

Viviamo in un tempo in cui le parole vengono spesso svuotate del loro significato originario. Tra queste, “individualismo” ed “egoismo” sono due concetti che finiscono frequentemente per essere confusi, usati l’uno al posto dell’altro, o peggio ancora, fusi in un’unica etichetta negativa rivolta a chi sceglie di seguire la propria voce interiore.

Ma scegliere sé stessi non significa necessariamente calpestare gli altri. E riconoscere questa differenza non è solo un esercizio intellettuale: è un atto di chiarezza etica e umana.

L’individualismo: un atto di libertà

L’individualismo, nel suo significato più autentico, è un atto di libertà. È la scelta, in molti casi coraggiosa, di restare fedeli a sé stessi in un mondo che ci spinge continuamente a conformarci. È il diritto di pensare con la propria testa, di scegliere il proprio percorso, anche quando è controcorrente.

Una persona individualista non rifiuta il legame con gli altri. Rifiuta l’omologazione. Non si sottrae alle relazioni, ma desidera viverle senza perdersi o annullarsi dentro di esse.

L’individualista non è necessariamente una persona solitaria o distante: può essere profondamente empatica, ma selettiva, consapevole, decisa a non sacrificare sé stessa per compiacere gli altri o per soddisfare aspettative sociali.

L’egoismo: la chiusura che separa

L’egoismo, invece, è di tutt’altra natura. È un atteggiamento che mette il proprio vantaggio al centro, senza preoccuparsi dell’effetto che le proprie azioni possono avere sugli altri.

L’egoista agisce per convenienza, per guadagno, per affermazione personale, e spesso lo fa a discapito delle relazioni, della verità o dell’equilibrio collettivo.

Non è l’amore per sé stessi a guidarlo, ma una forma di cecità emotiva che rende gli altri strumenti o ostacoli.
L’egoismo è un’incapacità di percepire il legame profondo che ci unisce al resto dell’umanità. È una separazione, un isolamento interiore mascherato da forza.

Quando ci si sente in colpa per essere sé stessi

Il punto è che molte persone cresciute in ambienti manipolatori, rigidi o narcisisti, tendono a sentirsi in colpa quando iniziano a esercitare il proprio diritto all’individualità. Finiscono per chiedersi: “Se scelgo me, sto tradendo gli altri?”. Ma in realtà, ciò che fa la differenza è l’intenzione.

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Se scelgo me per proteggermi, per onorarmi, per rispettare ciò che sento, sto esercitando una forma di individualismo sana e giusta.

Se invece calpesto gli altri per ottenere ciò che voglio, se mento, manipolo o ignoro i bisogni altrui pur di affermarmi, allora sto agendo da egoista.

Essere individui per poter amare davvero

Essere individui è necessario per essere autentici. Ma essere egoisti non è mai necessario. È una fuga dalla connessione, una scorciatoia per chi non sa (o non vuole) confrontarsi davvero con la complessità della vita relazionale.

Riconoscere e difendere il proprio spazio personale, quindi, non deve farci paura. Al contrario: è proprio chi sa stare in piedi da solo che può davvero scegliere di tendere la mano agli altri, senza perdersi.

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