La7 Cinema, un progetto che ridefinisce il panorama dei canali tematici italiani
Il 1° ottobre 2025 ha segnato una nuova tappa nel mosaico televisivo italiano. La data ha sancito la nascita di La7 Cinema, canale in chiaro del Gruppo Cairo Communication che ha sostituito La7d sul canale 29 del digitale terrestre. Con un comunicato ufficiale la rete viene presentata come “una sala cinematografica a casa vostra“, un’offerta lineare e gratuita dedicata in pieno alla settima arte.
L’obiettivo dichiarato è ambizioso: far “scoprire e riscoprire al pubblico la bellezza e la ricchezza del cinema di tutto il mondo”, offrendo una proposta che abbraccia commedia, action, western, crime, cinema d’autore e grandi classici. Il palinsesto quotidiano promette di trasmettere almeno otto film al giorno e una quarantina-sessantina a settimana.
Non si tratta solo di una novità televisiva: il lancio è accompagnato da un investimento consistente. Il presidente Urbano Cairo ha dichiarato l’acquisto di circa 600 film da varie major e produttori italiani, con “alcuni milioni” stanziati per sostenere il progetto. In prospettiva, la rete punta anche a impatti potenziali sulla raccolta pubblicitaria, stimando un “boost notevole” in caso di successi d’ascolto.
Addio La7d: un cambio editoriale deciso
La nascita di La7 Cinema comporta inevitabilmente la fine di un’epoca: La7d ha chiuso ufficialmente il 30 settembre 2025. Un progetto pensato sin dal 2010 come spazio “donna” (la “d” di La7d), con una programmazione che mescolava soap, serie leggere, programmi lifestyle e repliche di titoli generalisti.
Negli ultimi anni La7d era stata oggetto di restyling, con l’introduzione di nuovi contenuti e un tentativo di valorizzare ore di originale. Tuttavia, secondo fonti vicine all’editore, la rete non avrebbe mai realmente decollato in termini d’ascolto: era dunque necessario ripensare la sua identità e la sua collocazione editoriale.
L’idea per cui si è optato è radicale: eliminare il brand La7d e trasformare quello slot in un canale cinematografico puro, che ambisca a un pubblico più trasversale e potenzialmente più ampio. Andrea Salerno, direttore di La7, ha voluto sottolineare come non si tratti di un “rebranding leggero”, ma di una nuova rete con una missione precisa.
Un’offerta crossmediale e un posizionamento strategico
Il format scelto da La7 Cinema prevede una distribuzione multipiattaforma: non solo sul televisore di casa, ma anche via streaming su PC, tablet e smartphone tramite il sito ufficiale La7.it. Si tratta di un’esperienza integrata che fa leva sulla convergenza tra media tradizionali e digitali, ormai imprescindibile nel mercato audiovisivo contemporaneo.
Dal punto di vista tecnico, La7 Cinema sarà trasmesso in alta definizione, senza cambiamenti significativi alla piattaforma trasmissiva già impiegata da La7d, ma enfatizzando la qualità dell’immagine come elemento imprescindibile per valorizzare il cinema sul piccolo schermo. La rete verrà distribuita anche via satellite (Tivùsat e Sky) per ampliare la copertura.
Sul fronte editoriale, oltre alle pellicole, è atteso lo spazio per approfondimenti, introduzioni critiche e rubriche che possano contestualizzare i film. Alcune anticipazioni suggeriscono l’eventuale coinvolgimento di volti noti del gruppo La7 per commenti o intrecci culturali, in stile cineforum. Al momento non è però prevista una componente on demand strutturata. Secondo quanto dichiarato ufficialmente, il canale si concentrerà su una fruizione lineare.
Sfide e aspettative: il futuro di La7 Cinema
Il posizionamento al canale 29 offre già un vantaggio strategico: è uno dei numeri centrali del telecomando digitale e gode di familiarità per gli spettatori. La concorrenza sul fronte cinematografico è però agguerrita: reti come Iris, 20, Rai Movie HD e altri canali tematici già presidiano il segmento con proposte spesso consolidate.
La7 Cinema dovrà dunque differenziarsi non solo per quantità, ma per qualità nella selezione, nel recupero di titoli meno visibili e nell’innovazione narrativa attorno al film stesso.
Il dato d’avvio che emerge dalle dichiarazioni interne è ambizioso ma prudente: la rete parte con un obiettivo di share base dello 0,5 % nel target individui. Se riuscisse ad ampliarsi, quel risultato “modesto” potrebbe trasformarsi in un punto di rilancio nell’ecosistema pubblicitario e editoriale del gruppo Cairo.
Un altro nodo delicato riguarda la trattazione delle versioni originali, i sottotitoli, il doppiaggio e i diritti internazionali: molte aspettative dei cinefili sono rivolte proprio a una programmazione che rispetti il film nella lingua originale, con opzioni per il pubblico più “esperto”. Se il canale saprà governare questi dettagli tecnici e culturali, potrà conquistare una credibilità essenziale nel panorama del broadcasting cinematografico.
Sarà anche interessante osservare se La7 Cinema diventerà solo un contenitore o se in futuro potrà evolversi verso produzioni proprie, co-produzioni o progetti editoriali originali legati al cinema. Per ora il progetto si concentra sul racconto del cinema come patrimonio da valorizzare.
La nuova avventura cinematografica ha appena avuto inizio. Il pubblico rimane in attesa di scoprire che pelle assumerà nel tempo “la sala sul canale 29”.
Sono una nuova collaboratrice della Redazione di Controsenso Magazine. Sto completando un corso di studi in Cinema e Audiovisivi all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il cinema è un pilastro della mia formazione culturale da oltre venticinque anni: nutro una passione particolare per la Nouvelle Vague e per Kieslowski.
Per quasi vent’anni ho lavorato nel settore delle vendite, spinta da un forte interesse per la comunicazione e la fidelizzazione del cliente. Oggi desidero trasferire questi valori nel progetto di Controsenso Magazine, di cui sono onorata di far parte.