Le tecnologie dell’Internet delle Cose (IoT) stanno cambiando il volto del settore assicurativo: dai sensori installati in casa ai dispositivi telematici nei veicoli, si apre una nuova frontiera nella prevenzione dei sinistri e nella gestione del rischio
Nel mondo dell’assicurazione la tendenza tradizionale è sempre stata quella di trasferire il rischio: il cliente paga un premio e, quando si verifica un sinistro, l’assicuratore indenna. Oggi, tuttavia, grazie all’Internet of Things (IoT) il paradigma si sta spostando: non solo coprire il danno, ma anticiparlo, evitarlo. In questo contesto, le polizze diventano meno reattive e più proattive, con un impatto concreto sia per le compagnie che per gli assicurati.
Cosa leggerai nell'articolo:
Quali tecnologie e scenari per la prevenzione dei sinistri
La diffusione di sensori connessi, dispositivi telematici, wearables e sistemi smart home apre molteplici scenari di utilizzo nell’ambito assicurativo. In ambito abitativo, ad esempio, sensori per perdite d’acqua, fumo o monossido possono rilevare eventi critici prima che si trasformino in danni gravi: uno studio ha stimato che case dotate di smart-sensor possono ridurre le richieste di risarcimento fino al 25 %.
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Nel comparto auto, le scatole nere (telematica) monitorano velocità, frenate brusche e tempi di guida, alimentando modelli di prevenzione anziché solo di prezzo. Anche in sanità e in ambito commerciale l’IoT fornisce dati utili, trasformando la gestione del rischio da statica a dinamica.
Perché l’adozione dell’IoT ha un impatto significativo
Le ragioni per cui l’IoT rappresenta una svolta nell’universo assicurativo sono molte. In primo luogo, fornisce dati in tempo reale o quasi, che consentono alle compagnie di anticipare eventi avversi e intervenire tempestivamente. Un report della The Geneva Association evidenzia che i servizi abilitati dall’IoT possono promuovere comportamenti più virtuosi e un contesto più sicuro per tutti.
in secondo luogo, questi dati permettono di personalizzare l’offerta assicurativa: non più un premio generalizzato, ma un premio che rispecchia l’effettivo comportamento e il profilo del cliente.
la riduzione della frequenza e della severità dei sinistri si traduce, infine, in vantaggi economici sia per l’assicuratore — che riduce i costi — sia per l’assicurato — che può accedere a condizioni migliori.
Le sfide che accompagnano l’evoluzione verso l’assicurazione “smart”
Non tutto è semplice nell’adozione su vasta scala dell’IoT. Le compagnie devono affrontare questioni legate alla privacy e alla sicurezza dei dati: la raccolta continua di informazioni personali genera rischi regolamentari e reputazionali.
L’integrazione tecnologica dentro processi assicurativi consolidati richiede, inoltre, una trasformazione culturale e organizzativa: non basta installare sensori, serve saperli leggere, analizzare e trasformare in azione.
Infine, in alcuni mercati la penetrazione rimane limitata e il modello economico (chi sostiene l’investimento in dispositivi e infrastrutture) non è sempre definito in modo chiaro.
Quali sono le implicazioni per clienti e operatori assicurativi
Per il cliente l’arrivo dell’IoT significa accedere a polizze più flessibili, che premiano un comportamento virtuoso e anticipano il rischio. Per esempio, chi guida bene, o installa sensori di sicurezza in casa, può beneficiare di sconti o condizioni più favorevoli.
Per l’operatore assicurativo, invece, la sfida è trasformarsi da “payer di sinistri” a “partner di prevenzione”: offrire servizi, non solo coperture. Questo cambia il business model, richiede nuove competenze e nuove alleanze con fornitori di tecnologia, data-analytics e piattaforme IoT. Ad esempio, alcuni servizi consentono alle compagnie di offrire alert in tempo reale al cliente oppure interventi immediati per mitigare il danno, rafforzando così la relazione con il cliente stesso.
Verso un futuro assicurativo più intelligente
L’Internet delle Cose rappresenta una vera leva per la prevenzione dei sinistri e per un’assicurazione sempre più “smart”. Le tecnologie sono mature, i casi d’uso concreti e i benefici tangibili. Tuttavia, affinché l’evoluzione abbia successo, non bastano i sensori: serve una visione strategica, che ponga la tutela del cliente al centro, che affronti con serietà la governance dei dati e che crei modelli sostenibili nel tempo.
Per i consumatori, significa entrare in una nuova era in cui l’assicurazione non è solo copertura ma anche protezione attiva. Per le compagnie italiane e internazionali significa cogliere l’opportunità di diventare protagoniste del cambiamento, piuttosto che subirlo.
Sull’onda di queste trasformazioni, le imprese che abbracceranno l’IoT come elemento abilitante — non solo tecnologico, ma culturale — saranno quelle in grado di offrire valore reale al cliente e di contribuire a un sistema assicurativo più efficiente, equo e resiliente.

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