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LAV torna in piazza per chiedere una ricerca scientifica senza animali

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La mobilitazione del 22 e 23 novembre punta a rifinanziare i metodi innovativi, etici e human-based, riportando l’Italia al passo con la scienza internazionale

Ogni minuto, in Italia, un animale muore in un laboratorio. È la vittima silenziosa di un modello sperimentale definito per anni “salvavita”, ma che nel 95% dei casi fallisce quando arriva al test sull’essere umano, la seconda cavia di un sistema che appare ormai superato. I numeri parlano chiaro: mentre l’Europa chiede la progressiva sostituzione dei test sugli animali, il nostro Paese continua a investire oltre 1,3 miliardi di euro l’anno nella sperimentazione animale, senza rifinanziare adeguatamente i metodi alternativi.

La Direttiva 2010/63/UE e il Decreto Legislativo 26/2014 dichiarano prioritari i modelli sostitutivi, ma i fondi dedicati sono rimasti fermi. L’ultimo stanziamento risale al triennio 2020-2022, con 6 milioni assegnati, benché nel 2020 il fondo non sia nemmeno stato attivato. Dal 2023 in poi, nessun ulteriore investimento è arrivato.

La campagna LAV #LaCuraGiusta

Per invertire questa rotta, LAV ha lanciato una nuova mobilitazione nazionale, in programma il 22 e 23 novembre, invitando i cittadini a recarsi ai tavoli informativi nelle principali piazze italiane. L’obiettivo è raccogliere firme a sostegno della petizione che chiede al Governo, al Parlamento e alle Regioni di finanziare la ricerca scientifica senza animali già a partire dalla Legge di Bilancio 2026.

L’associazione sollecita in particolare la Commissione Bilancio del Senato ad approvare gli emendamenti proposti, che prevedono il rifinanziamento del Fondo del Ministero della Salute per i metodi sostitutivi e la destinazione di una quota dei fondi alla ricerca del Ministero dell’Università e del MIMIT ai modelli human-based. Una scelta che permetterebbe a centinaia di ricercatori di sviluppare tecnologie innovative, salvare milioni di animali e rendere l’Italia finalmente competitiva nel panorama scientifico globale.

Il nuovo paradigma scientifico: dall’etica all’innovazione

Il cambiamento, nel resto del mondo, è già in atto. Organoidi, organi su chip, Intelligenza Artificiale, genomica, metabolomica, proteomica, bio-printing e reti neurali artificiali sono solo alcuni dei metodi innovativi che stanno sostituendo l’uso degli animali nella ricerca. A differenza dei modelli animali, queste tecnologie si basano su materiale umano, eliminando le differenze tra specie e migliorando accuratezza e sicurezza dei risultati.

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Non è solo la scienza a chiederlo. Oltre 140 scienziati europei hanno già presentato alla Commissione UE un documento per accelerare la transizione verso una ricerca completamente animal-free, mentre la petizione “Save Cruelty Free Cosmetics”, sostenuta da LAV, ha raccolto oltre 1 milione e 400 mila firme, con più di 91 mila adesioni italiane e un superamento del quorum del 172%.

Una ricerca senza sofferenza animale è obiettivo principale delle norme italiane e internazionali, e dichiarato anche dalla Commissione Europea, condiviso da enti regolatori e da istituzioni scientifiche internazionali – evidenzia Michela Kuan, biologa e responsabile scientifica dell’area Ricerca Senza Animali LAV – Inoltre, ha già il sostegno di milioni di cittadini. Cosa stiamo aspettando, quindi?

L’Italia ancora indietro

Nonostante il quadro europeo sia chiaro, nel nostro Paese il sostegno concreto ai metodi innovativi tarda ad arrivare. “In Italia, invece di seguire il trend internazionale, si continua a finanziare la vivisezione, con oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro investiti ogni anno – continua Kuan – tanto che, al momento, non ci sono fondi destinati ai metodi di ricerca sostitutivi all’impiego di animali.

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L’assenza di investimenti non è solo un limite etico, ma un ostacolo alla competitività della ricerca italiana, che rischia di rimanere ferma mentre il resto del mondo avanza verso metodologie più efficaci, sicure e rispettose della vita.

Dove trovare i tavoli LAV

Il 22 e 23 novembre i volontari LAV saranno presenti in numerose piazze italiane. Qui i cittadini potranno informarsi sulla realtà della sperimentazione animale, conoscere le potenzialità dei modelli human-based e firmare la petizione per sostenere la campagna #LaCuraGiusta.

Tutte le piazze aderenti sono elencate su LAV.it/ricerca-senza-animali.

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