Caratteristiche del canguro
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Perché il canguro non può camminare all’indietro? Caratteristiche e segreti del marsupiale simbolo dell’Australia

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Conosciamo da vicino questo animali affascinante, tra salti record, cure materne e adattamenti evolutivi sorprendenti

Il canguro è uno degli animali più iconici e riconoscibili al mondo, rappresentante della fauna australiana. Si distingue per l’abilità nel saltare e per la presenza del marsupio, ma anche per le sue caratteristiche biologiche e la capacità di sopravvivere in ambienti estremi.

Chi è il canguro?

Il termine “canguro” si riferisce comunemente a diverse specie appartenenti alla famiglia Macropodidae, che comprende oltre 60 specie tra canguri, wallaby e altri marsupiali simili.

Le specie più conosciute sono il canguro rosso (Macropus rufus), il canguro grigio orientale (Macropus giganteus) e il canguro grigio occidentale (Macropus fuliginosus).

Il nome “Macropodidae” significa “grandi piedi”, in riferimento agli arti posteriori potenti e adattati al salto.

Anatomia e locomozione

Il canguro è un campione del salto. Può percorrere distanze di oltre 9 metri con un solo balzo e raggiungere una velocità di 60 km/h. Questa incredibile capacità è dovuta a un sistema muscolare ed elastico altamente specializzato. I tendini delle zampe posteriori funzionano come molle, immagazzinando e rilasciando energia con ogni salto.

Il movimento a balzi, detto “saltazione”, è uno dei metodi più efficienti di locomozione tra i mammiferi terrestri, poiché consuma meno energia rispetto alla corsa, soprattutto a velocità sostenute.

Il marsupio: una culla naturale

Una delle caratteristiche più distintive del canguro è il marsupio, utilizzato dalle femmine per portare e proteggere i piccoli, chiamati “joey”. Dopo una gestazione estremamente breve (circa 30-35 giorni), il cucciolo nasce in uno stadio embrionale e striscia autonomamente fino al marsupio, dove si attacca a un capezzolo e vi rimane per circa 6-9 mesi, continuando il proprio sviluppo.

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Il legame tra madre e cucciolo è straordinario. La femmina può nutrire contemporaneamente due piccoli di età diversa, producendo due tipi di latte con composizione diversa da ciascun capezzolo.

Dieta ed ecosistema

I canguri sono erbivori e si nutrono principalmente di erba e fogliame. Grazie al loro sistema digestivo simile a quello dei ruminanti, riescono a fermentare il cibo in più camere gastriche per estrarre il massimo valore nutritivo.

Svolgono un ruolo ecologico fondamentale nei loro habitat, poiché aiutano a mantenere il controllo della vegetazione e a disperdere i semi con le loro feci.

Comportamento sociale del canguro

I canguri vivono in gruppi chiamati “mobs”, composti da pochi a decine di individui. La gerarchia è spesso dominata da un maschio più grande, detto “boomer”, che si contende l’accesso alle femmine con combattimenti ritualizzati che ricordano un vero e proprio incontro di boxe. I maschi si colpiscono con le zampe anteriori e posteriori, usando la coda come punto d’appoggio.

Minacce e conservazione

Nonostante la popolazione dei canguri sia numerosa in molte aree dell’Australia, esistono minacce reali. La frammentazione dell’habitat, i cambiamenti climatici, la siccità e i conflitti con le attività agricole possono compromettere la loro sopravvivenza.

Esemplari di canguro

Ogni anno vengono inoltre abbattuti milioni di esemplari per motivi commerciali o di contenimento, una pratica controversa che solleva enormi interrogativi etici e ambientali.

Perché il canguro non può camminare all’indietro?

La ragione non ha nulla a che vedere con una “distrazione evolutiva”: è piuttosto il risultato di una struttura corporea altamente specializzata.

Le zampe posteriori del canguro, lunghe e potenti, sono progettate per il salto, non per la camminata. Funzionano come delle vere e proprie molle, perfette per spingere il corpo in avanti con forza, ma del tutto inadatte a movimenti all’indietro. Anche le articolazioni dell’anca e del bacino, poco flessibili, non consentono una rotazione sufficiente per fare passi in retromarcia.

A rendere il tutto ancora più complicato è la coda, un elemento distintivo del canguro. Spessa, lunga e muscolosa, viene utilizzata come un terzo arto durante i movimenti lenti e come bilanciere durante i salti. Se l’animale cercasse di spostarsi all’indietro, la coda finirebbe per bloccargli il passaggio, rendendo il movimento impossibile.

Questa particolarità non è condivisa da molti altri animali, ed è anche il motivo per cui il canguro – insieme all’emù, un altro animale che non può muoversi all’indietro – è stato scelto come simbolo dell’Australia: entrambi rappresentano il progresso, il movimento in avanti, senza possibilità di regredire.

In natura, ogni limite nasconde una genialità evolutiva. E nel caso del canguro, la sua impossibilità a “fare marcia indietro” è la caratteristica necessaria per supportare un sistema di locomozione tra i più efficienti del regno animale.
Un’altra curiosità: il canguro rosso è il più grande marsupiale vivente, con maschi che possono superare i 2 metri di altezza.

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