Carta della Cultura 2025
Cultura - Libri

Carta della Cultura 2025: il bonus per sostenere la lettura nelle famiglie italiane. Come richiederla

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È attiva la nuova edizione della Carta della Cultura, il contributo statale che sostiene l’acquisto di libri per le famiglie a basso reddito. Le cose da sapere per richiederla entro il 31 ottobre 2025

Dal 1° al 31 ottobre 2025 è possibile fare richiesta per la nuova edizione della Carta della Cultura, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura e gestita da PagoPA e CONSAP, con l’obiettivo di rendere i libri più accessibili a chi dispone di risorse economiche limitate.

Si tratta di un contributo economico di 100 euro che può essere utilizzato per acquistare libri, sia cartacei che digitali, e rappresenta un passo concreto verso il contrasto della povertà educativa e culturale.

La misura nasce con un intento preciso: favorire l’accesso alla lettura come diritto universale, non come privilegio. In un contesto in cui i dati sulla lettura in Italia restano preoccupanti, la Carta della Cultura vuole restituire centralità al libro come strumento di crescita personale e collettiva.

Chi può richiederla

La Carta è destinata ai cittadini italiani e stranieri residenti in Italia che abbiano un ISEE inferiore a 15.000 euro. Ogni nucleo familiare può presentare una sola domanda per anno e, novità particolarmente interessante, è possibile recuperare anche le annualità dal 2020 al 2024, arrivando così a un massimo di 500 euro complessivi.

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In questo modo, le famiglie che soddisfano i requisiti possono beneficiare non solo del contributo corrente, ma anche di quelli non richiesti negli anni precedenti.

Come presentare la domanda

La procedura è interamente digitale e si svolge attraverso l’app IO, la piattaforma già utilizzata per i servizi pubblici e per altri bonus statali. Per accedere è necessario autenticarsi con SPID o Carta d’Identità Elettronica.

Una volta effettuato l’accesso, occorre entrare nella sezione “Portafoglio” e selezionare “Carta della Cultura”. Da lì è possibile compilare la domanda, specificando per quali anni si desidera richiedere il beneficio.

Le domande potranno essere inviate fino alle ore 12:00 del 31 ottobre 2025. L’assegnazione del contributo avverrà secondo due criteri principali: l’ordine crescente di valore ISEE e l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

In altre parole, chi presenta la richiesta per primo e possiede un reddito più basso avrà maggiori possibilità di ottenere il bonus, che sarà comunque erogato fino a esaurimento dei fondi disponibili.

Come utilizzare la Carta della Cultura

Una volta approvata la richiesta, la Carta della Cultura verrà accreditata direttamente sull’app IO e potrà essere utilizzata entro dodici mesi. L’importo, pari a 100 euro per ogni anno richiesto, è spendibile esclusivamente per l’acquisto di libri, sia cartacei sia in formato digitale, purché dotati di codice ISBN. Il contributo potrà essere utilizzato presso le librerie, le cartolibrerie e le piattaforme online convenzionate con il programma.

Democratizzare la cultura: perché l’accesso conta quanto i contenuti 

È importante verificare che il punto vendita sia effettivamente aderente prima di procedere con l’acquisto, poiché solo gli esercenti convenzionati sono abilitati ad accettare la Carta. L’elenco completo è consultabile sia sull’app IO, nella sezione dedicata alla Carta della Cultura, sia sui siti del Ministero della Cultura e del Centro per il Libro e la Lettura.

Scadenze e assistenza

Le domande devono essere inoltrate entro e non oltre le ore 12:00 del 31 ottobre 2025. Una volta ottenuta la Carta, il credito dovrà essere speso entro un anno, pena la sua decadenza. Per eventuali difficoltà tecniche o dubbi sulla procedura è possibile consultare la sezione dedicata sul sito del Ministero della Cultura, contattare l’assistenza dell’app IO oppure rivolgersi al servizio clienti del Centro per il Libro e la Lettura.

Un piccolo passo per una grande sfida

La Carta della Cultura 2025 non rappresenta una soluzione definitiva alle disuguaglianze culturali, ma è un segnale concreto di attenzione verso le famiglie più fragili e verso la necessità di rilanciare il valore della lettura in Italia.

Un contributo modesto, ma simbolicamente significativo: perché ogni libro acquistato può diventare una porta aperta sulla conoscenza, un’occasione per ritrovare il gusto di imparare e condividere cultura.

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