La manifestazione romana dedicata al cinema lancia una nuova edizione con masterclass, omaggi, giovani sguardi e grandi nomi
La Festa del Cinema di Roma, giunta alla sua XX edizione, torna dal 15 al 26 ottobre 2025 con una proposta che punta a conciliare qualità autoriale e dialogo diretto con il pubblico.
L’evento conferma il ruolo centrale dell’Auditorium Parco della Musica come fulcro delle proiezioni, degli incontri e del lungo red carpet.
Fin dalla conferenza stampa del 19 settembre, la kermesse ha messo in chiaro le sue ambizioni: celebrare un traguardo importante, stimolare riflessioni sul presente e sul futuro del cinema, e farlo con un equilibrio tra spettacolo e profondità culturale.
Un’edizione dal segno forte: immagine, omaggi e scelte editoriali
In occasione del centenario della nascita di Franco Pinna, la Festa ha scelto come locandina ufficiale una fotografia tratta dal set di Giulietta degli spiriti, celebre film di Federico Fellini.
Il richiamo all’onirico, al visivo e all’arte della memoria fotografica diventa cifra estetica di una manifestazione che si fa articolare anche in mostre dedicate: tre esposizioni intitolate Franco Pinna – Fotografo. Omaggio per un centenario, dislocate tra foyer, Casa del Cinema e spazi urbani, promettono di arricchire il festival con suggestioni visive parallele alle proiezioni.
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Sul versante istituzionale, la direzione artistica è affidata ancora una volta a Paola Malanga, affiancata da un comitato di selezione composto da figure note del panorama critico e festivaliero italiano ed estero.
Per il Concorso internazionale “Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani”, è stata designata come presidente di giuria l’attrice e autrice Paola Cortellesi, che assume un ruolo simbolico importante: torna al festival dopo il successo del suo C’è ancora domani.
L’evento ricorda anche il legame con il territorio: l’Auditorium resta la sede principale, ma altri spazi come la Casa del Cinema e il Teatro Olimpico saranno coinvolti in proiezioni e incontri.
Lineup, concorsi e aperture al pubblico
Il programma ufficiale si articola in sezioni competitive e non competitive, con un occhio particolare alla scoperta di nuove voci. Alla sezione “Progressive Cinema” vengono proposti 18 titoli provenienti da tutto il mondo.
Le sezioni “Freestyle”, “Grand Public”, “Proiezioni speciali”, “Best of 2025”, “Storia del Cinema” e “Alice nella città” compongono un mosaico di proposte pensate per acuti cinefili ma anche per un pubblico generalista.
L’apertura della Festa è affidata fuori concorso al film La vita va così di Riccardo Milani, con un cast che include Virginia Raffaele, Diego Abatantuono, Aldo Baglio e Geppi Cucciari. Questa scelta testimonia l’intento di affiancare opere di intrattenimento significativo all’impegno autoriale.
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Tra i titoli più attesi in selezione figura Dracula – L’amore perduto di Luc Besson, un progetto internazionale destinato a catalizzare l’attenzione.
Le masterclass e gli incontri con autori e registi costituiscono un momento essenziale: Richard Linklater, Jafar Panahi, Susan Seidelman e Julien Temple sono alcuni dei nomi attesi sul palco per dialogare con il pubblico e raccontare il proprio percorso.
A questi si affianca il Premio alla Carriera che verrà conferito a Jafar Panahi, consegnato da Giuseppe Tornatore: un segno forte, simbolo del doppio legame tra impegno artistico e libertà creativa nel cinema contemporaneo.
Un’altra novità significativa è l’istituzione dell’Industry Lifetime Achievement Award, che sarà assegnato a Lord David Puttnam, grande produttore e figura centrale nell’industria cinematografica internazionale.
Sfide e prospettive: il ruolo della Festa del Cinema di Roma nella scena culturale internazionale
La Festa del Cinema di Roma si confronta con un panorama festivaliero internazionale sempre più competitivo. Il bilanciamento tra una programmazione di rilievo internazionale e una forte propensione al coinvolgimento del pubblico rimane la sua carta d’identità.
Fin dall’edizione del 2022, è previsto un concorso internazionale con giuria professionale, segno di una maggiore ambizione valutativa.
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La politica dei prezzi – che include alcune proiezioni a ingresso gratuito – ribadisce l’orizzonte partecipativo della manifestazione: non un festival chiuso nelle stanze del potere culturale, ma una festa estesa, pensata per generare entusiasmo e dialogo tra generazioni diverse.
L’inclusione di spazi espositivi come le mostre su Franco Pinna rafforza anche il ruolo del festival come luogo di intersezione tra cinema, fotografia e cultura visiva.
In prospettiva, la Festa dovrà continuare a stimolare sinergie con l’industria, rafforzare la propria identità istituzionale (anche grazie al riconoscimento FIAPF) e mantenere la capacità di intercettare le nuove tendenze – dal cinema digitale alle forme ibride – senza tradire la propria natura di evento del territorio e della comunità cinematografica italiana.
[Cover Image – Immagine tratta dalla locandina di Dracula – L’amore perduto di Luc Besson]
Sono una nuova collaboratrice della Redazione di Controsenso Magazine. Sto completando un corso di studi in Cinema e Audiovisivi all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il cinema è un pilastro della mia formazione culturale da oltre venticinque anni: nutro una passione particolare per la Nouvelle Vague e per Kieslowski.
Per quasi vent’anni ho lavorato nel settore delle vendite, spinta da un forte interesse per la comunicazione e la fidelizzazione del cliente. Oggi desidero trasferire questi valori nel progetto di Controsenso Magazine, di cui sono onorata di far parte.