Recensione di Francesco. Il primo italiano
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Libri consigliati. Francesco – Il primo italiano di Aldo Cazzullo

Tempo di lettura: 3 minuti

Un viaggio nella figura più luminosa del Medioevo, tra storia, spiritualità e identità nazionale. Un saggio che interroga il presente attraverso l’esempio di un uomo che ha rivoluzionato il modo di intendere la libertà, la fraternità e il rapporto con la natura

Aldo Cazzullo, tra le firme più autorevoli del giornalismo italiano, dedica questo saggio a una delle figure più universali della nostra storia. Francesco. Il primo italiano non è una biografia tradizionale, ma un racconto che ricompone la vita del santo d’Assisi attraverso le lenti della nostra epoca. Cazzullo non indulge nel mito, né nell’agiografia: restituisce Francesco come uomo reale, con le sue fragilità e la sua potenza rivoluzionaria.

Il libro coglie un punto decisivo: la radicalità francescana non appartiene al passato. Continua a interpellare il nostro tempo, soprattutto in un’epoca che fatica a dare senso alle parole “pace”, “cura” e “sobrietà”.

L’emblema di Francesco come rivoluzione morale e politica

Cazzullo attinge alle fonti storiche più accreditate – dalle Fonti Francescane alle cronache medievali – per ricostruire il contesto in cui cresce il giovane assisano. In un’Italia segnata da lotte intestine, signorie emergenti, ricchezze ostentate e tensioni sociali, Francesco appare come un’anomalia creativa.

Il libro mostra come il gesto più radicale del santo non sia stato il rifiuto della ricchezza, ma il capovolgimento del sistema di valori del suo tempo. In un’epoca in cui la forza definiva l’identità e il potere regolava i rapporti umani, Francesco introduce un nuovo codice politico: la fraternità come forma di resistenza.
Cazzullo suggerisce che questo cambio di prospettiva anticipa la modernità italiana più di molti eventi militari e dinastici.

La nascita dell’identità italiana vista attraverso Assisi

Il titolo del saggio non è provocatorio, ma meditato. Che cosa significa definire Francesco “il primo italiano”? Per l’autore, il santo incarna la prima figura in cui la nostra futura identità nazionale si riconosce: l’amore per la propria terra, la lingua volgare portata alla dignità letteraria e spirituale, l’idea che l’umanità possa essere ricostruita attraverso la comunità.

San Francesco d’Assisi: il Santo ecologista portavoce dell’amore incondizionato 

Cazzullo evidenzia come il Cantico delle Creature rappresenti uno dei primi testi poetici in volgare italiano. Non a caso, studiosi autorevoli come Chiara Frugoni e Raoul Manselli hanno spesso sottolineato che l’esperienza francescana anticipa la nascita di una sensibilità condivisa, pre-politica, che unisce persone di origini diverse sotto un sentire comune.

Un percorso spirituale che parla a chi cerca autenticità

Uno dei meriti principali del libro è mostrare la continuità tra la scelta spirituale di Francesco e le grandi domande dell’uomo contemporaneo. Nel saggio emerge non un santo inaccessibile, ma un essere umano che cerca – come ogni persona sensibile – una forma radicale di verità.

Cazzullo mette in luce questo percorso attraverso episodi meno citati ma decisivi: la crisi interiore, la sete di bellezza, l’intuizione che la natura non è “oggetto” ma compagna di cammino, la capacità di perdonare anche quando il mondo sembra costruito per ferire.

Il lettore percepisce così un Francesco sorprendentemente vicino: una guida per chi vive conflitti interiori, dubbi, cadute e risalite.

Il rapporto di Francesco con Chiara: la forza di un legame immortale

Il libro dedica pagine significative a Chiara d’Assisi, figura troppo spesso relegata al ruolo di “discepola”. Cazzullo, in linea con la storiografia più aggiornata, restituisce la grandezza autonoma di Chiara e il suo ruolo nella costruzione del francescanesimo.

Tra i due c’è un legame spirituale profondissimo che anticipa una forma di collaborazione tra uomo e donna non sottomessa né gerarchica. La loro vicinanza appare come una delle esperienze più alte nella storia italiana delle relazioni spirituali, un esempio di rispetto e di equilibrio che ha da insegnare in ogni tempo.

Un libro che aiuta a rimettere a fuoco ciò che conta

Francesco. Il primo italiano è un saggio accessibile ma ricco, capace di unire rigore storico e delicatezza narrativa. Cazzullo invita il lettore non solo a comprendere una figura centrale della nostra storia, ma a interrogarsi sul proprio modo di vivere la gentilezza, il coraggio e la coerenza.

In tempi in cui l’Italia sembra spesso smarrita, il libro ci ricorda che la nostra identità più profonda nasce da chi ha saputo scegliere la luce quando tutto intorno invitava all’oscurità.

Un’opera consigliata a chi cerca un punto di orientamento nella complessità del presente e a chi sente che la storia può ancora indicare la strada verso un futuro più umano.

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