Giornata Mondiale del Tonno: un appello alla responsabilità
Ambiente

Giornata Mondiale del Tonno 2025: un appello alla responsabilità

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Il 2 maggio si celebra la Giornata Mondiale del Tonno, un’occasione per riflettere sull’importanza di questo pesce per gli ecosistemi marini e l’urgenza di pratiche di pesca sostenibili

Ogni 2 maggio, la Giornata Mondiale del Tonno, istituita nel 2016 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, richiama l’attenzione sul ruolo cruciale del tonno per la salute degli oceani e l’economia globale. Questo pesce, fondamentale per la sicurezza alimentare di milioni di persone, è minacciato da pesca eccessiva e illegale. Con un mercato globale che supera i 40 miliardi di dollari, la gestione sostenibile delle risorse ittiche è una priorità per garantire la sopravvivenza delle specie e la tutela degli ecosistemi marini.

Un pilastro degli ecosistemi marini

I tonni, presenti in tutti gli oceani con circa 40 specie, svolgono un ruolo essenziale negli equilibri marini. Grazie alla loro capacità di sequestrare carbonio e favorire la circolazione dei nutrienti, contribuiscono alla salute degli ecosistemi oceanici. Secondo il WWF, il tonno è una “sentinella” della biodiversità marina, ma sei delle otto principali specie sono a rischio estinzione, con il tonno rosso dell’Atlantico e del Mediterraneo che ha subito un declino del 90% a causa della pesca intensiva.

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Un mercato globale sotto pressione

La pesca del tonno coinvolge oltre 80 paesi, con il Pacifico che rappresenta oltre il 60% delle catture globali. Nel 2020, il mercato del tonno in scatola in Italia ha raggiunto 1,4 miliardi di euro, con un consumo pro capite di circa 2,5 kg. A livello globale, le catture superano i 7 milioni di tonnellate annue, pari al 20% del valore della pesca marina. Tuttavia, il 33% degli stock di tonno è pescato a livelli insostenibili, secondo dati FAO del 2017. La domanda di tonno rosso, in particolare per sushi e sashimi, ha aggravato la pressione sugli stock, specialmente nel Mediterraneo.

La sfida della pesca sostenibile

Per contrastare il sovrasfruttamento, organizzazioni come la Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonnidi dell’Atlantico (ICCAT) regolano le quote di pesca. La pesca illegale resta però un problema significativo: nel 2022, ad esempio, oltre 10 tonnellate di tonno rosso sono state sequestrate in Italia, soprattutto in Sicilia. Certificazioni come MSC (Marine Stewardship Council) promuovono pratiche sostenibili, garantendo che il 34% delle catture globali di tonno rispetti standard ecologici.

L’impatto socioeconomico nei paesi in via di sviluppo

La pesca del tonno sostiene milioni di mezzi di sussistenza, specialmente nei Paesi in via di sviluppo. Nelle Filippine, principale esportatore di tonno verso l’Europa, il settore genera 509 milioni di euro annui. Progetti come i Fishery Improvement Projects (FIP), supportati dal WWF, coinvolgono 6.000 pescatori filippini per adottare metodi sostenibili, migliorando la qualità della vita delle comunità e la gestione degli stock. La domanda europea di tonno certificato sta guidando questi cambiamenti, dimostrando il potere dei consumatori consapevoli.

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Il ruolo proattivo dei consumatori nella salvaguardia del tonno

La Giornata Mondiale del Tonno ci ricorda quanto siano cruciali le scelte individuali per la tutela degli ecosistemi marini. Sebbene acquistare tonno certificato MSC o Friends of the Sea, preferire specie meno minacciate come il tonnetto striato e controllare l’origine del prodotto siano passi utili, la scelta più efficace e responsabile resta quella di eliminare del tutto il consumo di tonno, orientandosi verso alternative plant-based.

Il WWF stesso invita a ridurre il consumo complessivo di tonno: un segnale chiaro della necessità di cambiare abitudini alimentari per garantire un futuro sostenibile agli oceani.

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