L’Arabia Saudita lancia Humain Chat, il primo chatbot AI sviluppato in arabo e progettato per rispettare cultura, storia e valori islamici
Il 25 agosto 2025, in Arabia Saudita, Humain — società sostenuta dal Public Investment Fund (PIF) del Regno — ha lanciato Humain Chat, il primo chatbot conversazionale AI progettato nativamente per il mondo arabo, basato sul modello linguistico avanzato ALLAM 34B .
Linguaggio autentico e sensibilità culturale
Contrariamente alla maggior parte dei chatbot, ottimizzati prevalentemente per l’inglese, Humain Chat è stato sviluppato fin dalla base in arabo, addestrato su uno dei dataset locali più grandi mai utilizzati. L’Intelligenza Artificiale è in grado di comprendere sia l’arabo standard sia numerosi dialetti regionali — tra cui l’egiziano e il libanese — ed è fluente anche in inglese.
Valori islamici e sovranità digitale
Humain Chat è progettato per rispecchiare i valori islamici, la cultura, la storia e il patrimonio del Medio Oriente, garantendo risposte culturalmente consapevoli e rispettose. L’intera infrastruttura — dall’hosting alla gestione dei dati — è basata in Arabia Saudita, assicurando la sovranità digitale del Paese e il rispetto della normativa locale sulla privacy.
Humain Chat non si limita alla chat testuale: offre la ricerca web in tempo reale, l’input vocale in vari dialetti arabi, la possibilità di passare senza soluzione di continuità dall’arabo all’inglese nella stessa conversazione e di condividere interi thread di chat.
Un modello robusto e affidabile
Il modello ALLAM 34B è stato valutato come il più avanzato tra i modelli AI sviluppati nel mondo arabo, grazie a test indipendenti come il benchmark MMLU. Alcuni studi accademici segnalano prestazioni molto elevate in generazione linguistica, code-switching, comprensione dell’arabo standard e dialettale, ed eccellenti livelli di sicurezza e ragionamento.
Con questo lancio, l’Arabia Saudita compie un passo strategico verso l’indipendenza tecnologica, creando un’alternativa regionale ai grandi modelli occidentali (come ChatGPT o altri), e puntando a servire i 400 milioni di parlanti arabi e i 2 miliardi di musulmani nel mondo.
Humain Chat rappresenta quindi un importante punto di svolta: un’Intelligenza Artificiale araba culturalmente radicata, tecnicamente avanzata e strategica sotto il profilo geo-politico. Sarà interessante osservare come evolverà la sua diffusione regionale e globale nei mesi a venire.
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