Le città coinvolte dall'innalzamento del livello del mare
Ambiente

Innalzamento del livello del mare: città a rischio nel 2050

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Cambiamenti climatici e geografia urbana: il destino delle metropoli costiere

Secondo il rapporto speciale dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) pubblicato nel 2023, l’innalzamento del livello del mare sta accelerando a causa dello scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e in Antartide e dell’espansione termica degli oceani. Le proiezioni indicano che, entro il 2050, il livello medio globale potrebbe aumentare di oltre 30 cm, con punte locali ben più gravi in determinate aree costiere.

Studi condotti dal Climate Central, un’organizzazione scientifica indipendente, hanno mappato le aree più a rischio, evidenziando che entro il 2050 oltre 300 milioni di persone vivranno in zone soggette a inondazioni annuali.

L’elenco delle città più vulnerabili include:

  • Bangkok (Thailandia). Costruita su un delta e già soggetta a subsidenza (sprofondamento del suolo), potrebbe essere sommersa in buona parte.
  • Shanghai (Cina). Ospita oltre 24 milioni di persone e presenta gravi rischi, specialmente in assenza di barriere adeguate.
  • Jakarta (Indonesia). La capitale sta già sprofondando a un ritmo di 25 cm all’anno in alcune aree. Il governo ha pianificato la costruzione di una nuova capitale nell’isola del Borneo.
  • New Orleans e Miami (USA). Entrambe le città sono esposte all’innalzamento del mare e all’aumento degli uragani intensi.
  • Venezia (Italia). Nonostante il sistema MOSE, eventi come l’acqua alta del 2019 dimostrano l’urgenza di misure più efficaci.

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Soluzioni concrete per prevenire e mitigare l’impatto

Affrontare il problema richiede un’azione multilivello, basata su un approccio scientifico e sulla cooperazione internazionale.

Indichiamo alcune proposte:

  • Riduzione drastica delle emissioni. Rispettare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi (mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5°C) è essenziale per limitare lo scioglimento dei ghiacci.
  • Pianificazione urbana resiliente. Implementare zone cuscinetto, spazi verdi costieri e architettura galleggiante. I Paesi Bassi, con il loro “Room for the River”, offrono un modello replicabile.
  • Difese costiere intelligenti. Dighe mobili, barriere naturali come mangrovie e barriere coralline devono essere integrate nei progetti ingegneristici.
  • Educazione e coinvolgimento delle comunità locali. La consapevolezza pubblica e la partecipazione diretta delle comunità sono fondamentali per la gestione del rischio.
  • Spostamento strategico. In alcune aree, sarà necessario valutare con realismo la ritirata pianificata di insediamenti umani dalle zone più vulnerabili.

Il tempo per agire è ora

L’innalzamento del mare non è più una possibilità remota, ma una minaccia reale e in crescita. Le scelte politiche, economiche e civiche dei prossimi anni determineranno se riusciremo a proteggere le generazioni future da una crisi che potrebbe ridisegnare le mappe del Pianeta.

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