Una selezione delle aree montane più spettacolari al mondo per bellezza paesaggistica, biodiversità, cultura e unicità geologica, basata su fonti autorevoli del settore ambientale e turistico internazionale
Dalle Ande all’Himalaya, passando per le Alpi e le Montagne Rocciose, le grandi catene montuose sono tra i paesaggi più iconici e maestosi del pianeta. Non solo meraviglie geologiche, ma anche scrigni di biodiversità, crocevia di culture e habitat fondamentali per l’equilibrio climatico della Terra.
Proponiamo una selezione delle sette catene montuose più belle del mondo, scelta secondo criteri di bellezza paesaggistica, biodiversità, importanza culturale e unicità geologica.
Cosa leggerai nell'articolo:
Himalaya – Asia
Estensione: oltre 2.400 km
Punto più alto: Monte Everest (8.848 m)
L’Himalaya non è solo la catena montuosa con le cime più alte del mondo, ma anche un epicentro spirituale e culturale per milioni di persone. Le sue vette innevate, i monasteri tibetani arroccati e i sentieri sacri attirano ogni anno migliaia di escursionisti e pellegrini.
Ospita inoltre alcune delle specie più rare del mondo, come il leopardo delle nevi. Secondo il WWF, l’Himalaya è uno dei più importanti hotspot di biodiversità del Pianeta.
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Alpi – Europa
Estensione: circa 1.200 km
Punto più alto: Monte Bianco (4.809 m)
Le Alpi si estendono attraverso otto Paesi europei, rappresentando una delle aree montuose più accessibili e sviluppate del pianeta. Celebri per la loro varietà paesaggistica – dai ghiacciai ai pascoli alpini – le Alpi combinano natura, storia e turismo sostenibile.
L’UNESCO ha riconosciuto le Dolomiti, parte orientale della catena alpina, come Patrimonio dell’Umanità per la loro “bellezza monumentale e la complessità geologica”.
Ande – Sud America
Estensione: oltre 7.000 km
Punto più alto: Aconcagua (6.961 m)
La catena montuosa più lunga del mondo si estende dal Venezuela alla Patagonia. Le Ande abbracciano una vasta gamma di ecosistemi – dalla foresta pluviale andina ai deserti d’alta quota – e culture millenarie come quelle degli Inca.
Secondo National Geographic, ospitano oltre il 15% della biodiversità mondiale e alcuni dei paesaggi più remoti e spettacolari della Terra.
Montagne Rocciose – Nord America
Estensione: circa 4.800 km
Punto più alto: Monte Elbert (4.401 m)
Le Montagne Rocciose attraversano Stati Uniti e Canada, offrendo un’impressionante varietà di paesaggi: canyon, laghi glaciali, foreste e praterie d’altura. La catena è anche un paradiso per l’escursionismo, con numerosi parchi nazionali come Yellowstone, Banff e Jasper.
In base a quanto sostiene The Nature Conservancy, le Rockies svolgono un ruolo cruciale nella conservazione di fauna selvatica come orsi grizzly e alci.
Caucaso – Europa/Asia
Estensione: circa 1.100 km
Punto più alto: Monte Elbrus (5.642 m)
Situata tra il Mar Nero e il Mar Caspio, la catena del Caucaso è meno conosciuta rispetto ad altre, ma offre scenari di incomparabile bellezza e un’incredibile varietà culturale. Comprende il Monte Elbrus, la vetta più alta d’Europa, e si distingue per le sue vallate verdi, i villaggi antichi e una fauna selvatica ancora intatta.
Lonely Planet la definisce una “gemma nascosta” per chi cerca avventura autentica.
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Tien Shan – Asia Centrale
Estensione: circa 2.800 km
Punto più alto: Jengish Chokusu (7.439 m)
Conosciuta come “le Montagne Celesti”, il Tien Shan si estende tra Cina, Kirghizistan e Kazakistan. La catena è famosa per le sue vette maestose, i laghi turchesi e i ghiacciai ancora poco esplorati.
Secondo l’UNESCO, il Tien Shan è uno degli ecosistemi montani più significativi dell’Asia centrale, e ospita una ricca fauna endemica che include il raro leopardo delle nevi.
Great Dividing Range – Australia
Estensione: circa 3.500 km
Punto più alto: Monte Kosciuszko (2.228 m)
La Grande Catena Divisoria è la principale formazione montuosa dell’Australia, nonostante le altitudini contenute. Offre una sorprendente varietà di habitat: foreste pluviali, montagne innevate, canyon e zone semi-aride. È importante per la conservazione della biodiversità australiana e per l’approvvigionamento idrico di gran parte della costa orientale.
Secondo Australian Geographic, è una delle aree più vitali per la resilienza ecologica del continente.

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