Le cellule ascoltano: quasi 200 geni si attivano con il suono
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Le cellule ascoltano: quasi 200 geni si attivano con il suono

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Una scoperta sorprendente dimostra che anche le nostre cellule rispondono ai suoni, aprendo nuovi orizzonti per la medicina del futuro

Che il suono possa influenzare il nostro umore, il corpo o persino la mente non è una novità. Ma che anche le cellule siano in grado di “sentire” è una rivelazione che lascia a bocca aperta. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell’Università di Kyoto, che hanno dimostrato per la prima volta che le cellule, esposte a onde sonore, reagiscono attivando quasi 200 geni.

Lo studio

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Communications Biology, ha alla base un esperimento innovativo. Gli scienziati hanno immerso cellule in coltura in un ambiente sonoro controllato, osservandole al microscopio e analizzandone l’RNA per capire cosa stesse accadendo.

Il risultato? Le cellule non sono indifferenti ai suoni: ne percepiscono la pressione e rispondono. Tra le reazioni osservate, c’è anche la sorprendente inibizione del processo che trasforma alcune cellule in grasso (gli adipociti), un dettaglio che apre la strada a possibili applicazioni in ambito medico, dalla rigenerazione dei tessuti a nuove forme di terapia.

Le potenzialità della stimolazione acustica

Il suono è immateriale, quindi la sua stimolazione è sicura, immediata e non invasiva“, ha spiegato il ricercatore Masahiro Kumeta. In altre parole, potrebbe diventare un alleato della salute, rivoluzionando l’approccio medico in campi quali la rigenerazione tissutale, il trattamento di malattie croniche e la medicina estetica, senza bisogno di ricorrere ad aghi o farmaci.

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I ricercatori hanno anche ricostruito le modalità in cui i segnali acustici vengano trasmessi all’interno delle cellule e hanno notato cambiamenti nella loro capacità di aderire tra loro, un fattore chiave per la formazione e il benessere dei tessuti.

Stiamo quindi iniziando a scoprire quanto il suono possa essere potente, non solo per l’anima, ma anche per il corpo. Un campo affascinante e tutto da esplorare, in cui scienza e armonia sembrano parlare finalmente la stessa lingua.

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