Un segnale storico per la transizione energetica globale
Per la prima volta nella storia, le energie rinnovabili hanno superato il carbone nella produzione globale di elettricità. È quanto emerge dal nuovo rapporto del think tank Ember, che fotografa un momento di svolta nella transizione energetica mondiale: nel primo semestre del 2025, le fonti solare ed eolica hanno generato complessivamente 5.072 terawattora di energia, contro i 4.896 prodotti dalle centrali a carbone.
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Una domanda energetica in crescita
Il dato assume un significato ancora più profondo se si considera il contesto in cui si inserisce. La domanda elettrica mondiale è infatti aumentata del 2,6 per cento, pari a 369 terawattora in più, e a soddisfare gran parte di questo incremento è stato proprio il fotovoltaico, che da solo ha coperto l’83 per cento della nuova produzione. Parallelamente, il carbone ha registrato un leggero calo dello 0,6 per cento, mentre il gas naturale è sceso dello 0,2 per cento, confermando un lento ma costante ridimensionamento delle fonti fossili.
Asia in prima linea nella transizione
A trainare questo cambiamento sono stati soprattutto i giganti asiatici. La Cina, da sempre uno dei principali produttori di energia da carbone, ha ridotto la generazione fossile del 2 per cento, mentre le fonti rinnovabili hanno conosciuto un’espansione significativa: il solare è cresciuto del 43 per cento e l’eolico del 16 per cento.
Anche l’India ha imboccato la stessa direzione, registrando un incremento tra il 29 e il 31 per cento nella produzione da fonti pulite, a discapito del carbone e del gas.
L’Occidente rallenta
Diversa la situazione nei paesi occidentali. Negli Stati Uniti, nonostante la forte crescita del solare, la generazione da carbone è aumentata del 17 per cento, segno che la transizione non procede in modo uniforme.
In Europa, le condizioni meteorologiche avverse – tra cui venti deboli e un calo della produzione idroelettrica – hanno spinto a un temporaneo ritorno ai combustibili fossili, soprattutto gas e carbone.
Una svolta simbolica ma non definitiva
Questo sorpasso rappresenta un segnale chiaro: l’energia pulita non è più un’alternativa, ma un attore principale nel panorama energetico globale. Tuttavia, la strada verso la piena decarbonizzazione resta lunga e complessa. Servono reti più efficienti, sistemi di accumulo in grado di gestire la variabilità del solare e dell’eolico, e politiche di sostegno più stabili nei paesi che stanno ancora arrancando.
Il traguardo raggiunto nel 2025 segna una tappa simbolica ma fondamentale. Se la tendenza dovesse proseguire, è possibile che la produzione da combustibili fossili nel settore elettrico abbia già raggiunto il suo picco. È un messaggio di speranza e responsabilità: la transizione è possibile, ma richiede continuità, cooperazione e una visione comune che guardi al futuro del Pianeta.

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