Il Parlamento Europeo declassa la protezione del lupo
Ambiente

Il Parlamento Europeo declassa la protezione del lupo: l’OIPA insorge

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Con 371 voti favorevoli, l’UE fa un passo indietro nella tutela della fauna selvatica. L’OIPA Italia: “Scelta miope e antiscientifica

È ufficiale: con 371 voti favorevoli, il Parlamento Europeo ha approvato nella giornata di oggi il declassamento del livello di protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. Una decisione che segna un preoccupante passo indietro nella salvaguardia della biodiversità europea e che, secondo molte associazioni animaliste, apre la strada a gravi conseguenze per gli equilibri naturali.

L’OIPA Italia – Organizzazione Internazionale Protezione Animali – aveva già bollato questa scelta come “miope e molto pericolosa” e oggi ribadisce con forza la propria contrarietà: la nuova classificazione rischia di compromettere ulteriormente la sopravvivenza del lupo, una specie già fortemente minacciata da pregiudizi, campagne d’odio e bracconaggio.

Cosa accadrà al lupo europeo

Con questo voto, gli Stati membri dell’Unione avranno maggiore libertà nella gestione delle popolazioni di lupo, inclusa la possibilità di autorizzare abbattimenti. In Italia, la direttiva sarà recepita automaticamente, rendendo ancora più fragile la posizione di questo predatore fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi.

Una scelta miope e antiscientifica, ancora una volta ai danni degli animali. Il lupo non è un pericolo da contenere e, in ogni caso, la sua gestione non può e non deve essere affidata a metodi cruenti ed eticamente inaccettabili”, ha dichiarato Alessandro Piacenza, responsabile tutela fauna selvatica dell’OIPA Italia.

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L’associazione, insieme ad altri enti impegnati nella protezione degli animali e della natura, ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia Europea chiedendo l’annullamento del declassamento.

L’esito del procedimento è atteso nei prossimi mesi, con la speranza di una sentenza che possa ribaltare una decisione che, secondo l’OIPA, rappresenta un fallimento per la politica ambientale dell’Unione.

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