racCONTA LA MONTAGNA: torna la rassegna che dà voce alle terre alte
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racCONTA LA MONTAGNA: torna la rassegna che dà voce alle terre alte

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UNIMONT rinnova per il nono anno l’appuntamento con la cultura della montagna: un viaggio tra libri, fotografie e incontri per riscoprire la bellezza autentica delle terre alte

Torna racCONTA LA MONTAGNA, la rassegna letteraria promossa da UNIMONT — il polo dell’Università degli Studi di Milano dedicato allo studio e alla valorizzazione delle aree montane — giunta alla sua nona edizione. Negli anni, l’iniziativa ha consolidato il suo ruolo come spazio di riflessione e di incontro, capace di raccontare la montagna da prospettive sempre nuove, lontane dagli stereotipi dell’alpinismo eroico o dell’impresa estrema.

Fin dalla sua nascita, la rassegna ha scelto di raccontare la cosiddetta “montagna di mezzo”, definizione coniata dal geografo Mauro Varotto per indicare quella fascia di territori alpini e appenninici che rappresentano la quotidianità viva delle comunità: luoghi di lavoro, relazioni e cultura, dove l’essere umano e la natura convivono in equilibrio.

Cultura, ricerca e sostenibilità

UNIMONT, da sempre attento al dialogo tra sapere accademico e territorio, porta avanti una visione della montagna come ecosistema complesso in cui ambiente, agricoltura e cultura si intrecciano. Negli anni, racCONTA LA MONTAGNA ha visto crescere la qualità degli autori e la varietà degli approcci, fino a rendere la letteratura di montagna un vero e proprio spazio di riflessione sociale, antropologica e scientifica.

La rassegna rinnova anche quest’anno il proprio intento di valorizzare la montagna come luogo di ricerca e di cura — di sé, degli altri e dell’ambiente — attraverso testi narrativi, saggi, reportage e opere fotografiche capaci di restituire la ricchezza e la complessità del vivere in quota.

Le novità della nona edizione

Tra gli appuntamenti più significativi di questa edizione spicca quello di dicembre, dedicato alla presentazione di un libro fotografico che racconta il Trentino attraverso lo sguardo di sei fotografi internazionali. L’opera promette di offrire un punto di vista “insospettabile” su una delle province simbolo delle Alpi, invitando a riscoprirla con occhi nuovi.

Sempre a dicembre, in collaborazione con il Centro Formativo Provinciale Giuseppe Zanardelli di Ponte di Legno, verrà allestita una mostra dedicata a Pino Veclani, a ottant’anni dalla sua nascita. Le sue celebri cartoline fotografiche, insieme a quelle del padre Emilio, hanno reso celebri nel mondo i paesaggi della Vallecamonica e della Val di Sole. A completare l’omaggio, sarà presentato anche il lavoro di due artigiani della Vallecamonica accompagnato dai filmati del videoartista Piero Gardoni, in un percorso che riporta al cuore simbolico della rassegna: la “montagna di mezzo”.

L’acqua come filo conduttore e il legame con le Olimpiadi 2026

L’appuntamento inaugurale di ottobre si terrà al Castel Masegra di Sondrio, nell’ambito del progetto Aqua Vitae, promosso dall’Università Statale di Milano e finanziato da Regione Lombardia in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026.

L’evento sarà parte di un calendario di attività dedicate alla scoperta del territorio attraverso l’acqua, elemento che da secoli modella paesaggi, comunità e identità montane. Mostre, workshop, passeggiate e incontri accompagneranno il pubblico in un viaggio esperienziale alla scoperta delle radici e del futuro delle terre alte.

La montagna entra a BookCity e dialoga con la scuola

A novembre, racCONTA LA MONTAGNA approderà a Edolo con un dibattito dedicato alla storia degli sport invernali, organizzato nell’ambito di Milano BookCity, il festival del libro e della lettura che quest’anno, in via eccezionale, raggiungerà il Polo universitario montano.

5 libri sulla montagna: vivere l’emozione delle terre alte con la lettura

Il legame con il mondo dell’educazione continuerà anche ad aprile, con la presentazione del libro Sarà la montagna di Luca Saltini, alla quale parteciperanno alcune classi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Meneghini di Edolo. Un dialogo intergenerazionale che rafforza la connessione tra la rassegna e i giovani, futuri custodi del patrimonio montano.

Un ponte tra le comunità e il futuro

Dedicata come ogni anno alla memoria di Alida Bruni, la rassegna proseguirà fino a maggio 2026 con appuntamenti mensili presso la sede UNIMONT di Edolo.

racCONTA LA MONTAGNA si conferma così un ponte culturale tra un piccolo comune di montagna e il resto d’Italia. Un’occasione per guardare alla montagna non come luogo remoto o marginale, ma come spazio di vita, conoscenza e sostenibilità, in cui la parola scritta diventa strumento di consapevolezza e amore per il territorio.

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