Un mammifero notturno dal comportamento curioso, essenziale per l’equilibrio dell’ecosistema
Il riccio europeo (Erinaceus europaeus) è un piccolo mammifero appartenente all’ordine degli Erinaceomorfi. Diffuso in gran parte dell’Europa, questo animaletto notturno è facilmente riconoscibile dalla caratteristica corazza di aculei, che utilizza come principale strumento di difesa.
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Morfologia e caratteristiche del riccio
Il riccio ha un corpo tozzo, zampe corte e un muso allungato, dotato di un olfatto molto sviluppato. La sua particolarità più evidente è la presenza di circa 5.000–7.000 aculei dorsali: si tratta in realtà di peli modificati, cavi e rigidi, che non sono velenosi ma estremamente efficaci per scoraggiare i predatori.
Quando si sente minacciato, il riccio si appallottola, proteggendo le parti vulnerabili con una sfera spinosa impenetrabile.
Abitudini e alimentazione
Animale prevalentemente notturno, il riccio trascorre le ore diurne nascosto tra la vegetazione o sotto mucchi di foglie e rami. È un onnivoro opportunista: si nutre principalmente di insetti, lumache, lombrichi e piccoli vertebrati, ma non disdegna frutta matura e bacche.
Questa dieta lo rende un valido alleato degli orti, poiché contribuisce a tenere sotto controllo insetti dannosi e parassiti.
Riproduzione e letargo
Il periodo riproduttivo va dalla primavera all’estate. Dopo una gestazione di circa 35 giorni, la femmina partorisce da 4 a 7 cuccioli, nudi e ciechi, che svilupperanno gli aculei nelle prime ore di vita.
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In autunno, il riccio si prepara al letargo: accumula grasso corporeo per sopravvivere ai mesi freddi, durante i quali rallenta drasticamente il metabolismo e resta nascosto in un nido isolato dal freddo.
Conservazione e minacce
Sebbene il riccio europeo non sia attualmente considerato una specie a rischio, è in declino in diverse aree a causa della perdita di habitat, del traffico stradale e dell’uso massiccio di pesticidi.
Anche la frammentazione del paesaggio urbano rende difficile per i ricci spostarsi e trovare risorse, motivo per cui molte associazioni promuovono la creazione di “giardini amici del riccio”, con passaggi nei recinti, rifugi naturali e cibo sicuro.
Curiosità sul riccio
- I ricci non lanciano i loro aculei, come a volte si crede erroneamente.
- Quando scoprono un odore nuovo e interessante, producono una schiuma che si spalmano sugli aculei: un comportamento ancora poco compreso, chiamato self-anointing.
- Si tratta di animali solitari che si incontrano solo per accoppiarsi.

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