Un cammino di oltre 500 chilometri che unisce Milano alle Alpi e ritorno, seguendo le acque e i paesaggi che ispirarono Leonardo da Vinci. Un viaggio a piedi o in bici tra natura, storia e meraviglia, nel cuore della Lombardia e oltre
Nel cuore della Lombardia, c’è un cammino che non è solo un sentiero fisico ma anche un viaggio nella mente brillante di un genio senza tempo. Si chiama Sentiero di Leonardo e, con i suoi oltre 540 chilometri, è uno dei percorsi ciclopedonali più affascinanti d’Europa. Tracciato nel 2019 in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, questo itinerario ad anello collega Milano alle Alpi Svizzere (passando per San Bernardino) e ritorno, seguendo le acque, i paesaggi e le intuizioni che nutrirono l’immaginario e gli studi del Maestro.
Il sentiero è suddiviso in 26 tappe ed è stato premiato nel 2021 come miglior cammino italiano dal network Go Slow, a conferma del suo valore simbolico e paesaggistico. Il filo conduttore del percorso è l’acqua, elemento cardine dell’opera di Leonardo: dai Navigli milanesi fino ai fiumi Adda e Ticino, passando per laghi e torrenti alpini, si cammina proprio dove lui studiava vortici e mulini, dighe e correnti, tra arte e ingegneria.
Cosa leggerai nell'articolo:
Due anime del percorso: tra Adda e Ticino
Il percorso si divide idealmente in due grandi sezioni: una orientale, di circa 240 km, che da Milano conduce verso Nord lungo l’Adda e il Lago di Como fino a San Bernardino; e una occidentale, di circa 300 km, che rientra a Milano passando dal Ticino e dai Navigli. Si tratta di un cammino fluido, pensato per essere affrontato con lentezza, spezzettabile in singole tappe anche per escursionisti alle prime armi, famiglie e cicloturisti.
La tratta Lecco–Milano: natura e accessibilità
Una delle porzioni più accessibili è quella che da Lecco riporta a Milano, lungo l’Adda e la Martesana. Si tratta di circa 79 chilometri distribuiti in quattro tappe, che attraversano paesi, ville storiche, ponti e traghetti ancora funzionanti come quello di Imbersago, attribuito a un progetto leonardesco. Il tracciato è pianeggiante e in gran parte asfaltato o sterrato leggero, adatto anche a chi viaggia con passeggini o bici da città.
Milano e la Martesana: là dove tutto inizia (o finisce)
All’interno della Città metropolitana di Milano, il Sentiero tocca diverse località suggestive: da Santa Maria delle Grazie, dove è custodito il Cenacolo, fino alla Martesana che collega Milano a Gorgonzola, passando per Cologno, Vimodrone e Cernusco. Poi si prosegue lungo l’Adda, attraversando Cassano e Vaprio, dove sorge Villa Melzi, che ospitò Leonardo durante gli studi sulle acque.
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Sull’altro versante, in direzione del rientro verso Milano, il cammino attraversa Turbigo, Cuggiono, Magenta, Abbiategrasso e il Naviglio Grande, in un itinerario ricco di borghi storici, ville patrizie e scorci rurali che sembrano usciti da un dipinto rinascimentale.
Paesaggi e alture del Sentiero di Leonardo
Lungo il tragitto si incontrano anche meraviglie naturali come i Piani Resinelli, il Lago di Como, e le maestose vette della Grigna e del Resegone. Per chi ama l’avventura e ha il passo sicuro, c’è perfino un tratto alpino che attraversa il Passo del Baldiscio, a oltre 2.300 metri d’altitudine, tra Madesimo e la Svizzera.
Tra storia e ingegneria: l’eredità del genio leonardesco
Ma il Sentiero di Leonardo non si limita a essere una contemplazione paesaggistica. È anche un modo per entrare in contatto con un’eredità culturale viva, che si manifesta in musei all’aperto, chiuse progettate dal Genio, vecchi mulini e installazioni interattive lungo il cammino. Un invito a rallentare, osservare, lasciarsi ispirare e magari anche stupire, proprio come faceva lui, Leonardo, ogni volta che si fermava a contemplare una foglia, un filo d’erba o un movimento d’acqua.
Consigli per il cammino e timbri da collezionare
Per chi volesse intraprendere questo viaggio, il consiglio è di pianificarlo con calma, scegliendo le tappe in base alla propria preparazione e interesse. Il tratto Lecco–Milano, ad esempio, può essere percorso anche in soli 3-4 giorni, ed è ben servito da treni regionali che permettono deviazioni o ritorni rapidi. Esiste anche una credenziale ufficiale su cui raccogliere i timbri delle varie tappe, rendendo l’esperienza ancora più simbolica e personale.

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