Un cammino tra storia, natura e cultura greco-calabra sulle orme del viaggiatore inglese Edward Lear
Il Sentiero dell’Inglese è un itinerario escursionistico di circa 110 km, suddiviso in sei o sette tappe, che ripercorre il cammino compiuto nel 1847 dal viaggiatore e artista inglese Edward Lear, tra borghi grecofoni, fiumare aride, uliveti millenari e panorami mozzafiato sullo Stretto di Messina.
Nel 1994, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Aspromonte, l’itinerario è stato ripristinato grazie all’impegno delle associazioni locali e volontari. Oggi è gestito dall’Associazione Il Sentiero dell’Inglese esportando l’idea di ospitalità diffusa, unica in Italia .
Cosa leggerai nell'articolo:
Percorso e tappe principali
L’itinerario ufficiale si articola tra sei tappe principali.
Prima tappa. Pentedattilo – Bagaladi
Partenza dal suggestivo borgo arroccato su una rupe a forma di mano. Si attraversano crinali panoramici e il letto del torrente San Vito, fino a giungere a Bagaladi attraversando la fiumara Tuccio .
Seconda tappa. Bagaladi – Amendolea di Condofuri
Si passa da San Lorenzo, con panorami sulla Sicilia, al borgo di San Pantaleone e poi si costeggia la fiumara Condofuri .
Terza tappa. Amendolea – Bova (via Gallicianò)
Tra agrumeti e borghetti grecanici. Si può scegliere il percorso breve di circa 8 km o la variante più impegnativa sul Monte Grosso (circa 20 km) con scorci su Roghudi e all’interno del Parco Aspromonte.
Quarta tappa. Bova – Palizzi
Ci si inoltra nell’entroterra della “Bovesìa”, con sosta al borgo medievale di Palizzi, famoso per i Calanchi Bianchi e la costa ionica .
Quinta tappa. Palizzi – Pietrapennata – Staiti
Questa tappa si sviluppa tra crinali silenziosi, macchia mediterranea e boschi di leccio. Dopo aver lasciato il borgo di Palizzi, si sale verso Pietrapennata, piccolo centro sospeso tra cielo e roccia, con una vista mozzafiato sullo Ionio.
Da lì, si prosegue lungo antiche mulattiere fino a raggiungere Staiti, uno dei paesi più piccoli d’Italia, famoso per la sua ospitalità e per il Museo Eco-Storico della Civiltà Agropastorale.
La tappa è impegnativa, ma regala alcuni dei paesaggi più autentici dell’Aspromonte orientale.
Sesta tappa. Staiti – Bova Marina
L’ultima tappa è una lunga e suggestiva discesa verso il mare. Si attraversano uliveti secolari, vallate ampie e terrazze naturali, fino ad arrivare sulla costa ionica calabrese.
L’arrivo a Bova Marina, con le sue spiagge e i resti della sinagoga ebraica tra le più antiche d’Europa, rappresenta la conclusione perfetta di un cammino che fonde natura, spiritualità e culture millenarie.

Il Magazine di Informazione senza filtri né padroni. Un progetto corale che arricchisce in chiave propositiva, offrendo spunti per salvaguardare il Pianeta.