Online il primo inventario dei licheni delle Dolomiti
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Online il primo inventario dei licheni delle Dolomiti

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Il database, sviluppato sotto la guida dell’Università di Bologna con il Progetto Dolichens, contiene circa 75.000 dati relativi ad approssimativamente 1750 specie

Le Dolomiti, uno dei gioielli naturalistici italiani, nascondono un tesoro biologico spesso trascurato: i licheni. Grazie al progetto Dolichens, coordinato dall’Università di Bologna, questo patrimonio è finalmente alla portata di tutti attraverso un innovativo database online.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista MycoKeys con il titolo “The Dolichens database: the lichen biota of the Dolomites”.

Progetto Dolichens: l’inventario dei licheni dolomitici

Il database, costantemente aggiornato, offre un inventario dei licheni delle Dolomiti, includendo circa 75.000 dati relativi ad approssimativamente 1750 specie, più della metà di quelle note per l’intero arco alpino.

L’importanza dello strumento va oltre la pura curiosità naturalistica. I licheni svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi, oltre a essere indicatori sensibili dei cambiamenti ambientali. Nonostante l’importanza, vengono spesso trascurati nelle politiche di conservazione.

Il Progetto Dolichens ha richiesto un lungo e accurato lavoro di ricerca, che ha coinvolto la raccolta e l’aggregazione di dati provenienti da fonti storiche oltre che contemporanee. Lo sforzo ha incluso la consultazione di molteplici fonti di letteratura scientifica, compresa la letteratura grigia come le tesi di Laurea, che contengono dati non facilmente accessibili. Si è anche provveduto alla revisione di erbari storici locali.

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Un aspetto particolarmente impegnativo del progetto è stata la georeferenziazione dei dati, che ha richiesto la mappatura accurata di ogni località di raccolta, anche in presenza di toponimi cambiati nel tempo.

Lo studio dei licheni nelle aree dolomitiche

Lo studio dei licheni nelle Dolomiti affonda le radici in dati di oltre due secoli fa, con contributi significativi da parte di botanici ed esperti autoctoni. L’ inventario curato dall’Università di Bologna offre così una visione totalizzante della diversità lichenica della regione.

Oltre a essere un importante strumento per gli studiosi, il database rappresenta un’opportunità per promuovere la valorizzazione dei licheni delle Dolomiti. I dati raccolti consentono di sviluppare ricerche approfondite sulla biogeografia, la tassonomia e la risposta di quei organismi ai cambiamenti globali.

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Il Progetto Dolichens contribuisce ad arricchire il sapere scientifico ma fornisce anche una base solida per future azioni di conservazione. Preservare la ricchezza lichenica delle Dolomiti costituirà una strategia ulteriore per assicurare la salute degli ecosistemi montani, tutelandone la biodiversità.

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