Pace e ambiente - Settimana nazionale dell’educazione alla sostenibilità
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Pace e ambiente : un’unica via per la sostenibilità

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Dal 24 al 30 novembre 2025 la Settimana nazionale dell’educazione alla sostenibilità invita scuole e comunità a riflettere sull’interdipendenza tra tutela del pianeta e promozione della pace

Dal 24 al 30 novembre 2025 torna la Settimana nazionale dell’educazione alla sostenibilità, promossa dal Comitato Nazionale Educazione alla Sostenibilità – Agenda 2030 (CNESA2030) sotto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

Il tema scelto per questa edizione è “Pace e ambiente: per una sostenibilità integrale”, un titolo che richiama esplicitamente l’interdipendenza tra il benessere della Terra e la costruzione di società pacifiche.

In un contesto globale segnato da emergenze climatiche e conflitti — spesso tra loro correlate — l’evento vuole essere un’occasione per riflettere, educare e agire.

Perché parla di pace e ambiente insieme

La scelta di abbinare “pace” e “ambiente” non è casuale. Le crisi ambientali, dalla perdita di biodiversità al cambiamento climatico, non riguardano solo la natura: toccano equità sociale, diritti delle generazioni future, stabilità dei territori. Allo stesso tempo la pace non si costruisce solo con gli accordi internazionali: richiede comunità coese, rispetto per l’ambiente, educazione civica e consapevolezza.

Il principio etico risuona con quanto affermato da documenti internazionali come la Carta della Terra, che sostiene l’idea che protezione ambientale, diritti umani, sviluppo umano equo e pace siano interdipendenti e indivisibili.

In Italia, il Ministero dell’Ambiente sottolinea come l’educazione ambientale sia «uno strumento fondamentale per sensibilizzare i cittadini e le comunità ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali». Vosì l’evento assume un ruolo pedagogico e trasformativo: non basta informare, ma occorre costruire pratiche che uniscano ecologia, cittadinanza e pace.

Chi può partecipare e come

L’invito è rivolto a una larga platea: scuole di ogni ordine e grado, università, enti locali, associazioni, comunità educanti.

Le iniziative possono spaziare da attività in classe, uscite all’aperto, workshop, seminari, fino a eventi pubblici e progetti territoriali. Le realtà che intendono ottenere il patrocinio del CNESA2030 e il logo UNESCO hanno tempo fino al 14 novembre 2025 per candidarsi.

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Un’occasione quindi per coinvolgere non solo studenti ma anche famiglie, comunità locali, imprese che vogliano contribuire concretamente al cambiamento.

Le prospettive e i temi chiave da affrontare

Tra i temi centrali che l’evento propone vi sono:

  • L’educazione alla sostenibilità come cambiamento culturale: sviluppare competenze ambientali, digitali ed etiche, e promuovere cittadinanza attiva.
  • La transizione ecologica e digitale in armonia con la natura e con la giustizia sociale: non solo “fare verde”, ma “vivere verde” in una società equa.
  • Il legame tra democrazia, partecipazione, pace e tutela ambientale: comunità forti, informate, resilienti sono anche veicolo di pace.
  • Il ruolo delle scuole e degli educatori come agenti di cambiamento: non solo trasmettitori di conoscenza, ma facilitatori di pratiche trasformative.

Perché è importante per il nostro territorio e per il futuro

Nel nostro Paese, caratterizzato da ricchezza di biodiversità, vulnerabilità climatica e contesti sociali diversi, l’educazione alla sostenibilità diventa leva strategica per generare dinamiche positive. Un’opportunità come questa Settimana consente di attivare sinergie tra scuola, enti, associazioni e imprese, e di far emergere progetti concreti che possano rimanere nel tempo.

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Inoltre, affrontare il tema della pace in un’ottica ambientale contrasta la frammentazione, la disillusione e la mancanza di visione che troppo spesso caratterizzano la società post-Covid: è un messaggio di speranza ma anche di responsabilità reale verso le giovani generazioni.

Come iniziare da subito

Ecco alcune azioni che ciascuna realtà può mettere in campo per prepararsi all’evento:

  • Definire insieme a docenti/educatori un progetto tematico che integri ambiente e pace (ad esempio: “come il cambiamento climatico genera conflitti territoriali?”, “quali pratiche di comunità promuovono resilienza ambientale e sociale?”).
  • Coinvolgere alunni, studenti, famiglie e comunità locali: uscire in natura, realizzare mappe di rischio ambientale vicino alla scuola, organizzare tavole rotonde su pace e ambiente.
  • Documentare e condividere: foto, video, interviste, post sui social usando l’hashtag dell’evento (se disponibile) e segnalando l’iniziativa al CNESA2030.
  • Collaborare con realtà del territorio (comuni, associazioni ambientali, ong), in modo che non sia solo una settimana isolata ma un innesco per un percorso più ampio.

La Settimana nazionale dell’educazione alla sostenibilità rappresenta una tappa significativa nel cammino verso una cultura della sostenibilità integrale: ambiente e pace non più come temi paralleli ma come dimensioni inscindibili.
Partecipare significa attivare un impegno concreto, duraturo, che parli alle nuove generazioni e alla comunità tutta.

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