Chi lavora molte ore in piedi può soffrire di gonfiore e pesantezza alle gambe: le cause e le strategie migliori per ritrovare sollievo
Il gonfiore alle gambe, noto anche come edema periferico, è un disturbo molto comune tra le persone che trascorrono diverse ore in posizione eretta. Questo accade perché la gravità ostacola il ritorno venoso: il sangue fa più fatica a risalire verso il cuore, ristagnando nei vasi sanguigni delle estremità inferiori. Col passare delle ore, questa condizione può generare un accumulo di liquidi nei tessuti (ritenzione idrica), con conseguente sensazione di pesantezza, tensione, dolore e gonfiore.
Inoltre, lo stare fermi in piedi comporta una minore contrazione dei muscoli del polpaccio, che svolgono una funzione di “pompa venosa”. Senza il loro continuo movimento, la circolazione rallenta e si crea un ambiente favorevole alla stasi linfatica. A lungo termine, questa condizione può contribuire alla comparsa di vene varicose e infiammazioni locali.
Strategie per sgonfiare le gambe dopo una lunga giornata in piedi
Dopo molte ore passate in piedi, il primo obiettivo è riattivare la circolazione e favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso. Un primo rimedio semplice ma efficace è quello di sdraiarsi e sollevare le gambe sopra il livello del cuore per almeno 15-20 minuti. Questo aiuta il flusso venoso a tornare verso l’alto e riduce la pressione nei vasi delle gambe.
Anche un automassaggio linfodrenante, eseguito con movimenti lenti e ascendenti, può dare un grande sollievo. Si può effettuare da soli, eventualmente con l’aiuto di oli essenziali naturali come quello di cipresso, menta o lavanda, noti per le loro proprietà stimolanti sulla microcircolazione.
Un altro rimedio utile è il pediluvio defaticante, da preparare con acqua tiepida e sali di Epsom, che aiutano a ridurre l’infiammazione e il ristagno dei liquidi. L’alternanza di acqua calda e fredda può inoltre stimolare la vasodilatazione e la vasocostrizione, migliorando il tono vascolare.
Come prevenire il gonfiore delle gambe quando si lavora in piedi
La prevenzione è fondamentale per chi vive questa condizione quotidianamente. Indossare calze a compressione graduata può fare la differenza: queste favoriscono il ritorno venoso e prevengono l’accumulo di liquidi, soprattutto nei lavori statici in piedi. È consigliabile sceglierle di buona qualità e della giusta misura, per evitare effetti controproducenti.
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Durante la giornata, anche piccoli accorgimenti possono contribuire a ridurre il gonfiore. Se possibile, alternare il peso da una gamba all’altra, fare piccoli passi sul posto, oppure eseguire movimenti circolari con le caviglie quando si ha qualche minuto di pausa. Ogni piccolo gesto che stimola la contrazione muscolare aiuta a migliorare la circolazione.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo chiave come strategie per sgonfiare le gambe: ridurre l’assunzione di sale, bere molta acqua e consumare cibi ricchi di potassio, antiossidanti e bioflavonoidi (come frutti rossi, agrumi, sedano, cetriolo e finocchio) contribuisce a contrastare la ritenzione idrica e a mantenere il sistema linfatico in equilibrio.
Quando rivolgersi a uno specialista
Se il gonfiore persiste o si accompagna a dolore, rossore, calore o alterazioni della pelle, è importante consultare un medico. Potrebbe trattarsi di un disturbo circolatorio più serio, come una flebite o una insufficienza venosa cronica, che richiede una valutazione più approfondita e un trattamento personalizzato.

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